L'internazionale ISO 21502:2020 Guidance on project management (aggiornamento della precedente e più famosa ISO 21500:2012) definisce il project management come "attività coordinate per dirigere e controllare il raggiungimento degli obietivi concordati"; è quindi naturale che il BIM, implicando una collaborazione tra diversi stakeholders al fine di raggiungere un obiettivo comune, abbia diversi punti di incontro con il project management a partire dalle 5 fasi di processo: 1) dall'avvio di un progetto che dev'essere ben analizzato per evitare sprechi di tempo, risorse ed energie; alla 2) pianificazione dove devono essere definite e concordate le milestones di progetto con i relativi obiettivi da raggiungere; attraverso 3) l'esecuzione del lavoro stesso ed il 4) monitoraggio di pari passo con lo sviluppo che potrebbe portare, in occasione delle deliveries collegate alle milestones a veri e propri controlli detti anche "BIM model validation", dai quali si evince se i modelli consegnati rispecchiano i desiderata pianificati; ed infine la 5) chiusura di un progetto che corrisponde al rilascio del modello BIM disciplinare e/o federato definitivo, grazie al quale il Committente dovrebbe essere in grado di utilizzarlo per gli scopi ed utilizzi richiesti all'inizio del progetto. Non a caso la SIA 2051 prevede, ad esempio nel ruolo del BIM Manager, che le competenze necessarie risiedono principalmente nell'organizzazione, nella gestione dell'applicazione del metodo BIM, nella pianificazione e costruzione.